Parsec

Un Parsec (parallasse di un secondo d'arco) equivale a 3,26 anni luce. L'anno luce è la distanza che la luce percorre in un anno. Dato che la luce viaggia a quasi 300.000 km/sec, ne consegue che :
Anno luce = 9,461 * 10^15 m, cioè 9.461 miliardi di kilometri !
La luce ci mette circa 1,2 secondi per arrivare dalla luna a noi, e 8 minuti e 20 secondi per arrivare dal sole, quindi stiamo vedendo il sole di " otto minuti fa ".
Dopo 5,3 ore un raggio di luce partito dal sole è già arrivato a Plutone, e sta abbandonando per sempre il sistema solare.
Se punta su Proxima Centauri, la stella più vicina, ci mette la bellezza di 4,2 anni per raggiungerla !
La nostra galassia, la via Lattea, ha un diametro di 100.000 anni luce, ma il nostro raggio impiegherà sicuramente di meno per lasciarla, dato che noi ne siamo ai confini, " in periferia ", dei borgatari insomma.
La più vicina galassia di grandi dimensioni, è Andromeda; il viaggio intergalattico, tra galassie questa volta, durerà ... due milioni di anni.
Il quasar più vicino a noi, è a 3 MILIARDI di anni luce, ed è cosa buona e giusta, infatti un quasar con le sue brusche fiammate potrebbe incenerire la Terra da numerosi anni luce di distanza ! In un secondo emette tanta energia quanta viene emessa dal Sole in centomila anni. Ecco qui uno di questi mostruosi forni a microonde..


Poiché si crede che il Big Bang sia avvenuto circa 14 miliardi di anni fa, l'Universo osservabile ha un raggio di circa 14 miliardi di anni luce. E se tanto mi da tanto, il diametro è di 28 miliardi di anni. E qui mi fermerei un attimo, in silenziosa e riverente meditazione: la luce, questo proiettile che vola a velocità difficilmente immaginabili, che, tanto per dire, copre in un secondo una distanza pari a sette volte la circonferenza della Terra, ci metterebbe un tempo definibile solo come Eternità : 28 miliardi di anni, a percorrere l'Universo da un estremo all'altro.
E questo magico silenzio, viene rotto da un basso ronzio, presente in ogni punto dell'universo: la radiazione di fondo, l'eco di quell'immane prima esplosione.
Credo che solo l'astronomia, o l'astrofisica, possano avvicinare l'uomo da una rappresentazione, ad un'immagine di Dio. Così come l'infinitamente piccolo, la fisica delle particelle, l'atomo e i suoi moderni, incomprensibili sottomultipli : quark, muoni, bosoni...
E saltabeccando qua è là, su Wiki, click dopo click (com'è facile...), da novizio con qualche superficialissima infarinatura, ho gettato uno sguardo alle moderne teorie cosmogoniche, alla fine dell'Universo.
A me piaceva il " Big Crunch " ; col tempo... l'energia gravitazionale, quella della mela di Newton, avrebbe rallentato l'espansione dell'Universo. Le galassie avrebbero frenato progressivamente, poi " immobili " ai confini, come il solista delle frecce Tricolori quando fa la scampanata, ed infine giù, di nuovo verso il centro.
La materia si sarebbe compressa sempre di più, accrescendo l'energia, e di nuovo un'esplosione : un nuovo Big Bang, e così all'infinito, fasi di espansione e di contrazione, in una splendida simmetria.
Invece pare che le la velocità di espansione delle galassie AUMENTI ! Non le fermerà più nessuno, è il Big Rip .
Big Bang , Big Crunch, Big Rip... ci manca solo un doppio Big Mac, ed alla fine tante particelle in un universo buio che gridano " C'è nessuuuuuno ? " .
Ma non basta, non contento, sono andato sulla singolarità gravitazionale, la gravità quantistica, teoria delle stringhe, spazio-tempo di Minkowski, il confinamento dei quark. Questo perchè già padroneggiavo (ironico) alla grande la relatività generale e la meccanica quantistica...
Di tutto questo mi rimangono immagini ad infrarossi dell'universo, grafici dello spazio-tempo, curvature dimensionali come antiche statue greche. Confini fatti di pura luce che si espandono, materia oscura, formule incomprensibili sulla lavagna dell'eterno ritorno.
Dagli infiniti spazi siderali, torniamo, per un attimo, alla quieta poesia di un cielo stellato, dove le stelle, silenziose, paiono volerci sussurrare un antico segreto. Alcune non ci sono più, ma la loro fiammella non si spegne.

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