La Realtà e la Vita.

Vi sarà capitato ("Sarà capitato anche a voi"... era una canzone) certamente.
Cosa ? Non di avere una musica in testa (sì anche quello, ma lasciatemi continuare), ma di riflettere.
Riflettere... quando pensiamo, profondamente, stiamo riflettendo. Lo specchio riflette la luce, ma noi cosa riflettiamo ? La Realtà.
Noi cogliamo la Realtà proprio in quell'attimo in cui, inconsapevolmente, ci comportiamo come uno specchio.
Per cogliere la Realtà, bisogna essere passivi, come una spugna. Dobbiamo esternarci da noi stessi, soprapensiero, vivi, ma assenti razionalmente; eppure vigili.
Dobbiamo lasciar correre i sensi : la luce che illumina quel cancello, e , dopo un po', l'ombra che si sposta lentamente, col passare dei minuti.
Osservare senza sovraimposizioni concettuali, il pensiero non deve avere uno scopo, un fine. Eppure sappiamo di essere lì (o qui), altrimenti stiamo solo sognando.
E' difficile, perchè siamo coscienti, ma perdiamo la coscienza di noi stessi.
E' uno stato magico, un nirvana, che può durare solo qualche minuto. Alla fine, con un sospiro, ci ridestiamo, e rientriamo nella Vita.

Ecco come Pessoa, magistralmente, descrive questo passaggio.