Da Pessoa ne " Il libro dell'inquitudine"

" Tutto mi è divenuto insopportabile, tranne la vita. L’ufficio, la casa, le strade – persino il contrario, se esistesse – mi opprimono e mi soffocano; solamente la vista dell’insieme mi dà sollievo. Proprio così, qualcosa del tutto, questo basta a consolarmi. Un raggio di sole che eternamente entri nell’ufficio morto; il richiamo gridato di uno strillone che sale veloce alla finestra della mia camera; l’esistenza della gente; l’avere il clima e che il tempo cambi, la meravigliosa oggettività del mondo…
D’improvviso è entrato un raggio di sole diretto verso me, che ho visto di colpo… Si trattava, però, di una striscia di luce molto acuta, quasi incolore che tagliava come nuda lama l’impiantito nero di legno, ravvivando, intorno a dove passava, i chiodi vecchi e le fughe fra le tavole, nere linee di un pentagramma non più bianco.
Per alcuni minuti ho seguito l’effetto imponderabile del penetrare del sole nell’ufficio tranquillo… Passatempi da galera! Soltanto chi vive relegato guarda il sole spostarsi così, come chi osserva delle formiche."

Mi è capitato di osservare un raggio di luce.
Di solito la luce è diffusa, piena o solo lattiginosa, ma a volte è un unico, singolo raggio: un laser azzurrino che non ti aspettavi e che ti prende alla sprovvista. E si notano le particelle di polvere, che vorticosamente gli danzano intorno, come moto browniano di insulsa allegria.
Esiste la polvere, e non ce ne accorgiamo; solo il tempo, a poco a poco la deposita inesorabile, o appunto quel singolo raggio, come il flash di una festa in maschera.
Le cose più semplici vivono, ed invecchiano, attorno a noi, inconsapevoli.
Altre volte, invece, sono rimasto immobile, ad osservare l'ombra.
Per esempio quella netta, perfettamente lineare, del profilo di una casa. Si sposta, impercettibilmente, e dopo anche solo un minuto, qualcosa, un sasso che era alla luce, adesso è coperto dall'ombra. Una clessidra fatta di granelli di luce ed ombra.
Confesso di aver osservato a lungo il brulicare frenetico delle formiche, con un sorriso consapevole di poterle schiacciare a mio piacimento, passatempo da Dio fallito...

Deliri

C'è chi crede, ne è convinto, che gli americani non siano mai sbarcati sulla luna.
C'è chi è oscuramente certo che le torri gemelle siano state sabotate dagli americani.
C'è chi intravvede, nelle strie di condensazione degli aerei, sordidi complotti della Nato: strie chimiche studiate per avvelenarci.
C'è chi aborrisce i vaccini, chiari interessi delle case farmaceutiche, e salva i propri figli non facendoli vaccinare.
C'è chi ha scoperto che il mondo è guidato dalla massoneria, dalle banche, dagli ebrei, dalle multinazionali.
C'è chi rifiuta una trasfusione di sangue.
C'è chi...

Leggo da Pessoa ne " Il libro dell'inquietudine "

"Avendo visto con quale lucidità e coerenza logica certi pazzi giustificano a se stessi e agli altri, le loro idee deliranti, ho perduto per sempre la sicura certezza della lucidità della mia lucidità."

Che abbiano ragione loro ? Forse sì...