Teeteto


Ho letto il Teeteto di Platone. Poesia, razionalità e potenza evocativa caratterizzano gli scritti di Platone. Non sempre riesco a seguirlo, a dire il vero, e per pigrizia non rileggo con calma i passaggi più oscuri, ma mi accontento di intuire, sorvolando.
Un brevissimo estratto che mi ha incuriosito e meravigliato.

SOCRATE
Non resta dunque che l'opinare falso consista in questo dal momento che io conosco te e Teodoro e ne conservo i segni in quella materia cerosa come di due sigilli, vi scorgo e non bene da lontano, desidero attribuire il segno congeniale di ciascuno, mettendomi ad armonizzarle ciascuna nella propria orma perché avvenga il riconoscimento ma mancando in questi obiettivi, e come quelli che sbagliano il piede nel calzarsi, facendo uno scambio, metto indosso all'immagine di uno dei due il segno dell'altro, o anche quello che avviene della immagine negli specchi, che quello che si trova a destra fluisce sempre verso la sinistra, mi accade di compiere lo stesso errore. Si verifica qui la cosiddetta opinione di altra cosa e l'opinare falso.

Il Teeteto gira come un vortice attorno al problema della conoscenza, e di come possano formarsi opinioni false. In neretto ho evidenziato l'immagine dello specchio, che, ingannandoci, mostra sempre la nostra immagine " speculare ", non quella vera.
A proposito di immagine speculare, e della magia dello specchio, leggete questo mio POST , in fondo il mio scopo era di rimandarvi a quel mio scritto... hehe