La scimmia e l'albero di cocco

Ebbene sì, seguo il Grande Fratello. Secondo me due categorie di persone ne sono attratte: quelli di bassa estrazione sociale, semi-analfabeti , e le persone di cultura, magari affette da voyerismo subclinico. Lascio a voi indovinare a quale credo di appartenere.
L'aspetto che più mi interessa, è la modalità con cui si instaurano rapporti interpersonali e di gruppo, tipo chi viene riconosciuto dagli altri come leader, le simpatie ed antipatie, le gelosie e così via.
E' certamente uno spaccato di vita reale, sebbene si parli tanto dell'effetto GF: del fatto, cioè, che i concorrenti siano coscienti di essere ripresi ed ascoltati 24 ore su 24.
Anche sui social network, nonostante tu possa indossare una maschera, un nickname generico ed una foto anonima, il tuo carattere e la tua personalità invariabilmente vengono a galla, e non puoi comportarti in maniera completamente differente da quello che sei. Puoi mentire per un certo periodo, se lo vuoi,  ma ad un occhio attento non sfuggono le peculiarità, le impronte digitali della tua anima, del tuo modo di fare e di essere. Analogamente, sebbene i concorrenti possano agire in determinati modi per cercare di ottenere l'approvazione del pubblico, e stiano quindi giocando, non possono " mascherarsi " completamente.
Mi sento un po' come lo scienziato che osserva dei topolini da laboratorio aggirarsi in un labirinto precostituito. Un grande scrittore non fa lo stesso quando, seduto su una panchina, osserva la gente passargli accanto ?
Il quoziente intellettivo e la cultura dei concorrenti, di solito, sono penosi, ma ci sono persone simpaticissime ed altre estremamente antipatiche, come dappertutto. Ogni tanto ci si imbatte in una perla di saggezza come la seguente.
Parlando di amicizia fra uomo e donna, Samba, un ragazzo di colore di 28 anni, che ha fatto anche il vucumprà, espone la sua teoria a Chicca, un'affascinante donna di 30 anni che vive a Milano. Secondo Samba, l'amicizia fra uomo e donna è rarissima, per non dire impossibile, cosa che mi trova perfettamente d'accordo sulla traccia del grande Freud.
Per aumentare l'effetto, e lasciare a Samba l'ultima parola, cito brevemente l'impostazione del padre della psicanalisi : per Freud il sentimento dell'amicizia e dell'amore parentale e fraterno è una derivazione della pulsione sessuale di attaccamento, inibita alla meta od ostacolata dalle barriere del divieto dell'incesto. Ne deriva l'impossibilità di un'amicizia " vera " e disinteressata tra uomo e donna.
Samba invece riporta quello che dev'essere un proverbio, o un motto africano : l'amicizia fra uomo e donna è come una scimmia che sta sotto un albero di cocco... la scimmia, o vuole salire sull'albero, o è già salita ! Niente da aggiungere, e non tiratemi fuori femminismo e buonismi vari, please... :)