Infiniti

LINK Qui potete leggere, per intero, il racconto di Borges : " La Biblioteca di Babele " . Non è lungo, ma in compenso è incredibile, angosciante, inestricabile.
Lascia una strana impressione, questa biblioteca, come un senso di nausea : tutto è stato GIA' scritto, la verità e l'inutilità assoluta, la scienza ed il caso.
Il lettore cerca di immaginarsi, invano, l'estensione tridimensionale di questa biblioteca, aggirandosi claustrofobicamente per corridoi senza fine. Come un topo kafkiano , vaga in questo labirinto di scaffali, di ringhiere, di polvere, di pazzia.
Stanze esagonali, cinque vasti scaffali, pieni di libri, per ciascuno dei cinque lati, per un totale di 25 scaffali; il sesto lato è un corridoio che collega la stanza ad altre, identiche.
Il numero di pagine di ciascun libro è fisso, 410, e così le righe, 40, il numero di caratteri per riga, 40, ed il numero di simboli ortografici impiegati , 25 , costituiti da 22 lettere, il punto, la virgola e lo spazio.
Questi libri sono stati scritti (da chi ? ) a caso, forse dalla scimmia instancabile capace di ri-scrivere le opere intere di William Shakespeare...
Sebbene queste " limitazioni " rendano il numero di libri " scrivibili " in teoria, finito, la vertigine che si prova, leggendo il racconto di Borges, è proprio il contatto diretto, materiale, palpabile, con l'infinito.
Infinito forse perchè, come dice Borges, riprendendo il concetto dell'eterno ritorno nietzschiano :

« Io m’arrischio a insinuare questa soluzione: La Biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore la traversasse in una direzione qualsiasi, constaterebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine. »


E' come sporgersi da quelle basse ringhiere e fissare con orrore il vuoto, come guardarsi ad uno specchio avendo dietro un altro specchio.

«Quando guardi a lungo nell'abisso, l'abisso ti guarda dentro.» (Nietsche)

Ogni volta che l'intelletto umano si accosta, speculativamente, al concetto di infinito, la mente vacilla, la ragione si rifiuta di proseguire oltre.
Cantor, numeri transfiniti, cardinalità, ipotesi del continuo, infinito assoluto...

"[...] e'l naufragar m'è dolce, in questo mare "

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