Fermi... tutti

Paradosso di Fermi o equazione di Drake ?
Fermi (si dice) era a tavola con commensali mediocri quali Teller (padre della bomba H), et similia. Era il 1950 e gli UFO andavano alla grande.
Fece una domandina apparentemente banale : " Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali? "

Nell'equazione di Drake, viene ponderato e quantizzato il conflitto fra il numero mostruoso di pianeti esistenti nell'universo, e le condizioni necessarie alla vita. Il risultato è il numero stimato di civiltà intelligenti e tecnologicamente evolute. Nella scelta iniziale dei parametri operata da Drake, risultava N = 10. Variando i parametri si può arrivare a N = 5000 .

Fermi, probabilmente, fece calcoli analoghi, partendo da un punto di vista diverso, e per certi versi, opposto. Se la possibilità di una vita intelligente non è " unica ", quasi un fatto divino, allora " dato appunto " l'enorme numero di pianeti " papabili ", ne dovrebbe discendere che le civiltà tecnologicamente avanzate sono moltissime. Ma allora la probabilità di percepire un "segno" della loro presenza, della colonizzazione (per esempio) della nostra galassia, diventerebbe altissima... ma così non è... quindi siamo soli !

In sostanza se non fossimo soli (e unici), saremmo tantissimi, ma allora avremmo già dei contatti. Siccome non li abbiamo, vuol dire proprio che non c'è nessuno, come la sperduta particella di sodio, nella famosa pubblicità.

C'è quindi un conflitto di fondo e quindi un paradosso... secondo i " fautori " della vita intelligente nell'universo, questa è " quasi " certa, dato l'immenso bacino di pianeti in cui potrebbe essersi sviluppata. Sebbene ammettano che le condizioni, i requisiti fondamentali per " ottenerla ", i famosi parametri dell'equazione, siano tremendamente selettivi, il loro ottimismo di fondo è confortato dalla teoria dei " grandi numeri ".

Semplificando, congetturano : " Si, la vita è un fatto rarissimo, eccezionale; la vita intelligente, poi, ancora di più, ed infatti metto questi famosi parametri, degli strettissimi colli di bottiglia che agiscono in serie, separando il grano dal miglio, ma il bacino è sterminato... nella via Lattea ci sono 100 miliardi di stelle, nell'Universo ci sono centinaia di miliardi di Galassie !!! Iniziamo a calcolare quali hanno pianeti, quali alla giusta distanza dall'astro, etc. etc. "

Però molti si sono già accorti che non devono " esagerare " con il loro ottimismo... se allarghi le maglie, se rendi i parametri meno stringenti, il numero finale di vite intelligenti e tecnologicamente diviene troppo grande (!) , rischiando di cadere nel paradosso di Fermi.

Allora come la mettiamo ? E' un po' difficile che i parametri siano come " esattamente richiesto ", non troppo stretti (pochissime civiltà) ma nemmeno eccessivamente larghi (troppe civiltà). In sostanza i sostenitori della vita nell'universo si danno la zappa sui piedi proprio perchè il grande numero di candidati dovrebbe portare a molte civiltà, che però non abbiamo riscontrato " de visu ". O la vita è " unica ", ed infatti ci siamo (solo) noi, o è " possibile ", ma allora dovremmo essere in tanti...

Nessun commento:

Posta un commento