La casa di campagna dagli alti muri


Vedersi dal di fuori, lo specchio, la propria voce. Tematiche che ho affrontato in questo POST .
Pessoa le riprende con un lampo geniale e le condensa in poche righe. Da notare anche che parla di memoria involontaria, un termine che usava anche Proust ma in senso diverso (vedi QUI e l'etichetta a destra " memoria involontaria "). 


" Per questo, a volte mi perdo in un’immaginazione futile su che tipo di persona sono per gli altri che mi vedono, come è la mia voce, che tipo di figura lascio impressa nella memoria involontaria degli altri, in che modo i miei gesti, le mie parole, la mia vita apparente, si fissano sulla retina dell’interpretazione altrui. Non sono mai riuscito a vedermi dal di fuori. Non c’è specchio che ci rimandi a noi come persone viste dal di fuori, perché non c’è specchio che ci tiri fuori da noi stessi. Sarebbe stata necessaria un’altra anima, un altro punto di vista e un altro modo di pensare. Se fossi un attore di lungo corso di cinema, o registrassi in dischi nitidamente udibili la mia voce chiara, sono certo che sarei ugualmente lungi dal conoscere ciò che io sono dall’altro lato, poiché, lo si voglia o no, qualsiasi cosa si possa registrare di me, io rimango sempre qui dentro, nella casa di campagna dagli alti muri della mia coscienza di me. "

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