La memoria involontaria secondo Pessoa

In due post precedenti ho illustrato il concetto di " memoria involontaria " secondo Proust (cerca a destra tra le etichette : Memoria involontaria). Si tratta della famosa madeleine, da cui parte la Recherche, e della potenza dei ricordi evocati da una sensazione gustativa od olfattiva. La madeleine evoca gusti perduti, in questa pagina Pessoa ritrova profumi antichi. 

" L’olfatto è una vista strana. Evoca paesaggi sentimentali, attraverso il disegno improvviso del subconscio. L’ho sentito molte volte. Passo per una strada. Non vedo niente, o meglio, guardando tutto, vedo come vedono tutti. So che passo per una strada e non so che essa ha dei lati fatti di case diverse e costruite da persone umane. Passo per una strada. Da una panetteria esce un profumo di pane che per quanto è dolce dà la nausea: e la mia infanzia allora compare da un determinato quartiere distante, e un’altra panetteria mi appare da quel regno di fate che è tutto quello che ci è morto. Passo per una strada. Profuma improvvisamente di frutta disposta sul ripiano inclinato dell’angusta bottega; e la mia breve vita di campagna, non so più quando e dove, ha alberi alla fine e tranquillità nel mio cuore, indiscutibilmente bambino. Passo per una strada. Mi frastorna, senza che me lo aspetti, l’odore di cassette del falegname: oh, mio Cesário! Mi appari e io sono finalmente felice, perché sono tornato, con il ricordo, all’unica verità, che è la letteratura. "

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