Dietrologi e complottisti da strapazzo

" Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze "   (Oscar Wilde)

Quel " non " andrebbe scritto in maiuscolo, usando un carattere gigantesco, il grassetto e magari sottolineato...
E' quel " non " che fa la differenza fra un genio ed una persona normale. Sembrerebbe ovvio pensare : se uno è superficiale vuol dire che giudica dalle apparenze !
Superficialità implica rimanere appunto allo strato esterno, non scavare, non andare a fondo, non gettare uno sguardo su ciò che sta dietro, sulle vere cause, sui moventi psicanalitici, sul rumore di fondo dell'animo umano. Considerare solo ciò che appare e non ciò che è...
Ma senza addentrarci troppo in disquisizioni filosofiche, metafisiche, che vano cioè al di là della fisica, del mondo reale, qui i sensi ci aiutano, sono vigili, sono darwinianamente utili alla nostra sopravvivenza. Ci segnalano un pericolo: quello di dimenticare noi stessi, le nostre radici, chi siamo e cosa facciamo.
Tutti i cinque sensi si sono sviluppati e sono stati selezionati per la loro efficacia ad avvertirci dell'approssimarsi di una minaccia: che sia un animale, un veleno, una pianta irta di spine, una superficie troppo calda che potrebbe ustionarci, e così via.
Ma la nostra mente si è evoluta, fin troppo... in alcuni casi, patologici, si parla invece di vera e propria involuzione. Solo menti deformate da una malattia profonda e definiti in vario modo : dietrologi da strapazzo, complottisti " fini ", quelli insomma che nessuno li fa fessi, possono concepire, senza voler fare politica (!) che l'11/9/2001 sia stata tutta una gigantesca macchinazione ordita dagli americani.
Quella è una pietra miliare nella storia recente, non per le ovvie interpretazioni geopolitiche, ma come cartina al tornasole per giudicare della sanità mentale di una persona.
Una sana diffidenza, lo scetticismo dello scienziato che giustamente vuol vederci chiaro, è anni luce distante da questi buffoni che credono di saperla lunga. La scienza si basa su ciò che appare ! Sui nostri sensi, su ciò che può essere esperito, riprodotto in laboratorio, toccato con mano. Se poi le implicazioni ultime di questo processo sono che è la terra a girare attorno al sole e non come ci "sembra", o che il tempo varia a seconda della nostra velocità, questo è un altro paio di maniche.
Prima si parte dalle ipotesi più ovvie, termodinamicamente semplici, sfoltite col rasoio di Occam , e poi se i fatti non "quagliano", si cercano ipotesi alternative, complementari, a volte opposte.
La scienza è piena di esempi di clamorosi vicoli ciechi, ma la base, il primum movens è sempre lo stesso : partiamo da ciò che vediamo...
Adesso rileggete la frase di Wilde, e ditemi se non ne scorgete la profondità abissale. Volete un supporto ? Un aiutino ? Ancora stentate a crederci ? Ecco qua...

" Non c'è niente di più profondo di ciò che appare in superficie " (Hegel)

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