Twitter e countdown

Mi sono iscritto a Twitter da poco, qualche mese. Come ai tempi di Facebook, inizio già a domandarmi che ci sto a fare !
OK, sono un tipo difficile, scontroso, irascibile, non ispiro certo simpatia al primo impatto, e tutto questo, volenti o nolenti, si riversa involontariamente su ciò che scrivo, su come mi pongo in relazione agli altri.
Scrivere esclusivamente per se stessi è una favola, una panzana che certi poeti o scrittori vogliono propinarci solo perchè hanno paura di non venire apprezzati dal prossimo.
Tutti scriviamo per ottenere qualcosa, un riconoscimento del nostro valore, del nostro essere, anche solo un sorriso di risposta. Non credo che nessuno, se fosse assolutamente solo al mondo, si metterebbe a scrivere. Anche i diari, che fin da ragazzi (almeno ai miei tempi) custodivamo segretamente, in fondo erano scritti con la speranza che qualcuno, di nascosto, l'amato o l'amata, li leggesse.
Ma per chi scrive questo eventuale riconoscimento arriva, nel caso, con un certo ritardo, a volte perfino postumo ! Nell'era dei social network invece il modo di scrivere è cambiato. Ad ogni post, ad ogni tweet, seguono i " mi piace " o le " stelline ", ed un certo riscontro è immediato.
Ecco che l'autore di un tweet può ritrovarsi desolatamente solo, e non perchè manchino i lettori, ma perchè nessuno di loro ha ritenuto opportuno premiare con la benedetta stellina la sua frase. Niente di tragico, si intende, ma mentre chi scrive un libro si aspetta qualche menzione in un premio letterario, qualche recensione favorevole e certamente non ultimo, di vendere i suoi libri, chi tuitta si aspetta almeno una risposta !
I social network sono fatti per comunicare, per interagire o anche (purtroppo) solo per salutare gli amici. Ammesso che tu scriva solo per te, per un tuo bisogno intimo, non ricevere un segno di vita, dagli altri, ti fa sentire ancora più solo. Sei in mezzo ad un mare di gente festosa che semina stelline e retweet (RT)  a piene mani, e te ne stai lì, seduto, a guardare le stelle filanti, stile ultimo dell'anno.
Poi c'è la corsa a chi accumula più seguaci, i famosi follower, e per aumentare questo numero se ne fanno di tutti i colori. Alcuni copiano tweet di altri e li fanno propri; in rete si saccheggiano a piene mani aforismi di tutte le specie, anche qui spesso senza citare l'autore. Si riportano barzellette, si fanno tweet mielosi, ruffiani, che genericamente lusingano i follower. Si mettono valanghe di stelline e retweet; le strategie sono le più disparate. Particolare attenzione viene riservata a quelle che vengono chiamate tweetstar, utenti con più di diecimila follower, perchè un loro eventuale RT sarebbe evidentemente letto da una platea molto vasta.
Ed in mezzo a questa bolgia sono capitato io !
Come probabilmente avrete immaginato, colleziono pochissime " stelline ", i RT sono esemplari quasi sconosciuti, ma c'è una precisazione da fare. Quei pochi consensi che ho ottenuto, sono stati su miei commenti ai loro tweet.
Fatalmente, partendo da zero, mi sono messo a seguire vari utenti, selezionandoli approssimativamente in base alle loro notizie biografiche, alle loro foto (seguo solo donne) e così via. Nessuno mi seguiva all'inizio, e se non facevo qualche commento, o aggiungevo stelline o RT, non avrei avuto nessuna possibilità di essere seguito da qualcuno.
Adesso sono ancora all'inizio, ho appena 64 follower (utenti che mi seguono) e a mia volta sto seguendo 89 utenti. Su twitter non è obbligatorio seguire chi ti segue, da ciò la possibilità di seguire una persona che non ti segue e viceversa. In questo un po' assomiglia all'amore, vince chi fugge... con me vincono tutte !
Fino ad ora nessuno ha mai messo una stellina ad un mio tweet. O forse sì, ma erano citazioni o aforismi (con tanto di autore). Nessuno ha mai mostrato di apprezzare una mia frase, e siccome sono stufo di essere " piccolo e nero ", ho deciso di mettere un limite, un conto alla rovescia appunto.
Se nei prossimi cento tweet non riceverò una stellina o un RT (i commenti semplici non valgono) manderò tutti a quel paese e chiuderò l'account. Lo so che è infantile, ma mi sono rotto le scatole di leggere banalità che ricevono decine di stelle e RT, di RT che fanno semplicemente vomitare, di dover continuamente defolloware (eliminare) utenti che si rivelano degli emeriti imbecilli.
Tutto per cosa poi ? Per un cenno ? Per un consenso ? Per la remotissima possibilità di trovare l'inesistente anima gemella ? Per costruirsi una schiera, un circolo di amici eletti ? No way... perciò countdown che parte da 100 a scalare... per la cronaca adesso sono a 89...

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