Galleggiare in un oscuro sfavillio

 Da " L'uomo senza qualità " di Musil.

" […] è come contemplare una vasta superficie di acque specchianti; l’occhio crede di guardare nel buio, tanto è lucente ogni cosa, e sull’altra sponda gli oggetti non sembrano posti sulla terra ma son sospesi nell’aria con una delicata traslucidità che confonde e fa quasi male. In quell’impressione vi è tanto un arricchimento quanto un discapito. Ci si sente uniti con tutto, e a nulla ci si può avvicinare. Tu sei di qua e il mondo è di là, al di sopra dell’Io e al di sopra degli oggetti, ma entrambi quasi dolorosamente nitidi e ciò che separa e unisce le due cose di solito mescolate è un oscuro sfavillio, uno straripare, uno spegnersi, un oscillare su e giù. Voi galleggiate come il pesce nell’acqua o l’uccello nell’aria, ma non v’è sponda, non v’è ramo e null’altro che quel galleggiare ! "


Io l'ho provata, questa sensazione, questo perdersi e sfiorare l'essenza, la realtà. Questa vertigine sfuocata, questo silenzio in cui pare che tutto sia già stato detto, questo annullarsi della coscienza che coglie sonnolenta l'anima del mondo. Questo affievolirsi, ebbro, chè non si può tollerare a lungo il riverbero della verità.

La foto sopra l'ha scattata mia figlia, a Capo Sounion nel 2012. In quel lungo pomeriggio, attendendo il tramonto, ho avuto modo di ri-provare quella sensazione, in un dejà vu familiare, che mi ha fatto sorridere. Ricordo, avrò avuto sedici anni, un pomeriggio a Porto Santo Stefano. Avevamo affittato una casa, quasi una villa, proprio in riva al mare. C'era un lungo viale di terra che portava alla casa, delimitato sulla destra da un muricciolo. A sinistra il mare, e dappertutto grossi pini mediterranei, così grandi che creavano una cupola di verde e d'ombra. Scrissi queste parole :

Seduto su un grosso ramo
guardo l'orizzonte,
schivando
il luccichìo lontano delle onde.

Una pace antica,
domande millenarie si affacciano,
invitanti sirene.

Con un rametto
traccio sulla sabbia
delle righe oscure,

come Pitagora sorrido,
quando l'enigma si scioglie.

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