Virtuale vs Reale


Tutti noi abbiamo presente i numerosi moniti ed avvisi sui pericoli della conoscenza esclusivamente virtuale di altre persone, che avvenga tramite un social network, oppure un blog, forum e così via.
Indubbiamente esistono fatti di cronaca, anche gravissimi, in cui una ragazza o degli adolescenti, sono stati avvicinati da maniaci sessuali, o comunque da malintenzionati.
Ma tutto questo capita anche quando la conoscenza avviene esclusivamente nella vita reale ! Anche “dal vivo” veniamo quotidianamente ingannati sulle reali intenzioni del prossimo, nonostante l’esistenza di segnali di avvertimento, pervenutici, per esempio, tramite il linguaggio del corpo. E’ vero che dall’intonazione della voce, dallo sguardo, o dalla postura, possiamo capire molte cose che dietro ad uno schermo non percepiamo, ma è anche vero che si può vivere una vita intera accanto ad una persona che poi si rivela uno sconosciuto.
Viceversa, quanto siamo sinceri nella vita reale ? E quanto lo siamo dietro ad un pc ? E qui , secondo me, la conoscenza virtuale segna un punto a suo favore. Dietro ad un pc riusciamo ad essere più veri, a parlare di più cose,  anche se non cambia sostanzialmente il nostro modo di fare: una persona timida lo è anche virtualmente e così un estroverso lo si nota subito.
Provate a giocare a Second Life o giochi simili. Puoi cambiare aspetto, vestiti, nessuno sa che sei tu. Forse all’inizio ciò ti procurerà una certa euforia, come dopo aver bevuto un bicchiere di vino, ma interagendo con altre persone che come te si “mascherano”, a poco a poco il tuo carattere viene fuori, inevitabilmente. Tendi a comportarti come fai nella vita reale, commetti gli stessi errori o hai gli stessi pregi che ti fanno apprezzare dal prossimo.

“Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.” (Oscar Wilde)
Da un lato quindi tendiamo ad essere sempre noi stessi, con pregi e difetti, e dall’altro, dietro alla maschera costituita dallo schermo, possiamo essere più sinceri. Nella vita reale siamo in un certo senso costretti a mentire, per non esporre troppo il nostro io, ma indossata la maschera virtuale, viene fuori più facilmente la nostra essenza, anche se non viene stravolta o modificata sostanzialmente.
Nella vita virtuale abbiamo la possibilità di conoscere un gran numero di persone, e sta a noi decidere se questa conoscenza debba “sfociare” in una conoscenza reale o meno. Mantenendo la doverosa cautela, credo che alcune di queste conoscenze potrebbero approdare alla vita reale, tenendo bene a mente che la delusione è sempre dietro l’angolo, in questa sorta di appuntamenti “al buio”.
Un pericolo, d’altra parte, è che l’individuo si abitui a frequentare esclusivamente persone virtuali, perdendo il contatto con la realtà e le difficoltà, se vogliamo, dei rapporti interpersonali.  Via internet è tutto “più facile” e si può smarrire il senso delle proporzioni.
Solo col tempo si riesce a sviluppare una sensibilità particolare che ci permette di intuire le vere intenzioni di chi è dall’altra parte dello schermo. Mi riferisco alla punteggiatura, al vocabolario usato, al tipo di link scelti, persino al tipo di emoticon impiegate. Per quanto, e qui si nota il vantaggio della conoscenza reale, i fraintendimenti , anche gravi, siano più frequenti. La parola scritta ha tempi più lenti, rispetto a quella parlata, e quando viene impiegata per risposte rapide, come in una chat, spesso si dimostra inadeguata. Uno sguardo può valere più di mille parole, a maggior ragione se scritte.
D’altra parte esiste la videochat, e qui la differenza fra reale e virtuale si fa ancora più sottile !
In conclusione la conoscenza virtuale amplia, a volte di molto, il nostro raggio d’azione, e se vogliamo, moltiplica le opportunità che la vita ci offre, di conoscere altre persone, a patto di mantenere saldamente i piedi per terra.

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