Quella volta che battemmo Hackner



Al Hackner, the "Iceman", l'uomo di ghiaccio: una leggenda. Nato il mio stesso anno, 1954, ha vinto due campionati canadesi di curling, la mitica Brier, nel 1982 e nel 1985, e negli stessi anni, come rappresentante della nazionale canadese, vinse due campionati del mondo: a Garmish (Germania) e a Glasgow (Scozia).
Famosa la sua doppia bocciata con la quale vinse la Brier nel 1985 e che vedete nel filmato.
In entrambi i mondiali c'ero anch'io; a Garmisch vincemmo noi 5-4, a Glasgow i canadesi 7-4. La vittoria per 5-4 è una delle partite memorabili di uno dei più bei mondiali disputati dalla nazionale italiana, e che ci valse il quinto posto finale.
L'ultimo giorno battemmo in serie il Canada e all'ultima partita la Svizzera per 6-5, del famoso Jurg Tanner, campione mondiale in carica. In sostanza vincemmo contro le due nazionali che poi disputarono la finale : i campioni del mondo in carica della Svizzera ed i futuri campioni del mondo del Canada.
Della partita col Canada ricordo che alla fine della settima mano eravamo 4-4. Noi avevamo l'ultima stone. Convocai i miei compagni e feci loro un breve discorsetto : " Ragazzi, dobbiamo lanciare ancora 6 stone ciascuno, se nessuno sbaglia è fatta... solo 6, concentratevi su questo numero ". Mentalmente, mentre ritornavo alla " casa " pensavo che mantenere il 100% per tre mani non era per niente facile, specie avvicinandosi al momento della verità.
Alla fine sbagliammo solo due stone su 24 per un ottimo 83% di squadra. I due errori furono due bocciate "piene", ai quali rimediammo in un caso con una successiva bocciata doppia, mentre nell'altro il canadese sbagliò ad andare dietro.
La strategia infatti era semplicssima, bocciare tutte le stone canadesi e rimanere con l'ultima alla decima mano.
Allora anche il N° 1 poteva bocciare, oggi hanno modificato le regole, appunto per evitare partite con bassissimi punteggi e alla fine un po' noiose per il pubblico. Vedere una sfilza di bocciate "mezze", cioè colpendo la stone avversaria non in pieno, ma a metà, in modo che entrambe, la stone lanciata e quella bersaglio uscissero dal campo, alla lunga è noioso.
Comunque... bang-bang-bang... bocciavamo tutto quello che c'era in campo... ottava mano nulla, nona mano nulla... e alla decima mano, un Hackner ormai sfiduciato con l'ultima stone va a punto sul secondo cerchio, con l'in , cioè sulla destra di chi lancia. Boccio con l'out a rientrare dall'esterno verso il centro ed è fatta : 5-4 !
Battere squadre che poi sono diventate campioni del mondo, o che lo erano... ci è riuscito varie volte.
Ai mondiali di Berna del 1979 , all'ultima partita del girone, battemmo per 7-6 la Norvegia (che poi si laureò campione del mondo) di Sorum e Ramsfjell : altre due leggende viventi del curling, specie il secondo, tre volte campione del mondo.
Di Garmish nel 1982 ho già detto (Hackner e Tanner), nel 1986 ai mondiali di Toronto battemmo per 9-7 il canada di Ed Lukovich, che poi vinse i mondiali. Dopo la partita Lukovich, che fra l'altro ha scritto quattro libri di curling, era un po' demoralizzato, ma proprio in quel momento passò Hackner che sorridendo disse : " Non preoccuparti Ed, perdere con gli Italiani porta bene ", ed infatti...

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