Salustri


Musica, testo, immagini... non so, so che mi sono commosso. Forse il finale... che riporto :

" Esistono solo due attimi infinitesimali, in cui io come tutti gli uomini, posso osare di dire che la montagna è stata davvero mia.
Il mio primo gemito, quando schiudendo gli occhi, l’ho vista per la prima volta, ed ora, che sento le membra stanche e pronte al riposo.
Lo sai cos’è il Salustri, è una parola friulana intraducibile; è l’attimo tra la vita e la morte. Un attimo in cui la luce si fonde con le tenebre, dove all’unisono alba e tramonto ti accompagnano. E’ un attimo irripetibile, con cui potrai rispondere a chi ti chiederà “Di chi è la montagna ?  ".

In rete ho trovato questa definizione del poeta Pierluigi Cappello :

“ Salustri è una pausa celeste fatta di lucentezza, è uno squarcio d’azzurro… c’è stata grandine prima e ci sarà grandine dopo, è quel tra, è quello squarcio di azzurro tra due temporali, o anche nel mezzo di un temporale che salustri riempie e scatena tutta la sua potenza. Allo stesso tempo, in friulano, salustri è quello sprazzo di lucidità che un uomo ha un attimo prima di morire. Tradurre salustri in italiano sarebbe come ripulirla dal tempo accumulato, come estirpare una radice e non voler accettare tutte le forme residuali che porta con se, spogliarla dal suo giacimento. Salustri è l’esempio di questa linea senza soluzione di continuità tra la biologia e la metereologia. L’italiano non ha questa possibilità espressiva “ .

Il tunnel oltre il quale intravediamo la luce ? Quell'istante in cui il nostro occhio sta per diventare vitreo e ci passa davanti tutta la vita ? L'anima che abbandona il corpo ?

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