Eco dall'infinito

Spesso la sera seguo, alla televisione, puntate scientifiche sull'universo, tra cui la serie curata dal grande Hawking. Mi affascina come l'incredibilmente piccolo e l'incredibilmante grande parlino la stessa lingua, e siano molto più vicino fra di loro che a noi...
L'origine dell'universo, la sua mostruosa grandezza, e bellezza, e le teorie della fisica subatomica, così al di fuori della nostra quieta e quotidiana concezione del mondo.
Numeri che fanno venire le vertigini : duecento miliardi di galassie, ognuna con circa duecento miliardi di stelle. Quattordici miliardi di anni luce... il mio orecchio percepisce i suoni, li traduce in parole e credo di capirne il significato, ma appena ci rifletto un po' su, comprendo solo una cosa : è il senso che mi sfugge.
Sono le proporzioni, le misure, così al di là della mia mente.... "io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura".
E mentre le immagini, bellissime, scorrono davanti ai miei occhi, un senso di pace, ma anche di sgomento, mi pervade. L'occhio si stacca dalla terra, e da quell'immensità osserva la nostra piccolezza, il nostro ridicolo traffico, le nostre apprensioni. Ma una domanda si affaccia sullo sfondo, anzi più d'una : Chi ? Perchè ?
Un Dio avrebbe fatto quel numero astronomico di corpi bellissimi ma senza vita, che esistono da un'infinità di tempo prima di noi, e che ci sopravviveranno per un'altra eternità ?
E d'altra parte chi, se non Dio, avrebbe potuto concepire tutto questo ? Tutto casuale ? Senza nessuno scopo ? L'Universo che esiste " per sè medesimo " ?
Se andate in QUESTO sito troverete centinaia di foto scattate dal telescopio orbitante Hubble. Colori, come solo le farfalle o gli ara o i fiori hanno... forme bizzarre, alcune sembrano embrioni dentro un liquido amniotico... nebulose che stanno nascendo, supernove che esplodono morendo. Buchi neri o meglio rappresentazione di essi, galassie, pianeti, quasar, pulsar...
Vi girerà la testa, fino a che qualche foto più familiare vi farà sorridere, come questa carambola spaziale :

O la visione di sei miliardi di persone, tre dei quali (qui un bel po' di più) stanno dormendo...

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