La Trinità della mente

Da giovane ho letto moltissimo Freud, rimanendo affascinato dalla sua prosa lucida e fluente, e dai suoi concetti profondi e semplicemente geniali.
Non ho più seguito gli sviluppi della psicanalisi, i vari detrattori, le nuove correnti etc. etc., ma un "nucleo" di verità ci dev'essere per forza, checchè ne pensiate della Psicanalisi, e di Freud in particolare.

Mi rifaccio a questo ottimo e breve compendio : "Es, Io e Superio" .

Qualche considerazione ad effetto. Avete presente la schizofrenia e coloro che soffrono di personalità multiple ? Sono dei dilettanti allo sbaraglio. Noi, persone "normali", in realtà siamo "uni e trini"... ci sono ben tre personalità che abitano nel nostro corpo.
L' Io, il "povero diavolo" a cui siamo abituati, la nostra personalità di riferimento. Siamo noi, con i nostri pregi e le nostre debolezze, eternamente sballottati di qua e di là, prigionieri del dubbio e della coscienza. Inutile che mi dilunghi, sapete bene di cosa parli.
L'Es, la primigenia voglia, il desiderio allo stato puro, il "Mister Hyde" che alberga inconfessato in ognuno di noi. Quello che ci spinge a leggere morbosamente orrendi casi di cronaca nera, a rivedere filmati di calamità naturali come lo Tsunami, o il crollo delle Twin Towers.
Non tutti ne sono a conoscenza, imbavagliati come sono dal terzo personaggio della serie : il Superio. Questi è semplicemente il censore per eccellenza, la nostra coscienza morale, che alzando il ditino ci rimprovera ossessivamente: "no no no, così non si fa".

Ognuno di noi ha un angioletto sulla spalla destra, ed un diavoletto sulla spalla sinistra, siamo in tre !




N.d.R. politicamente mi compiaccio che il bene sia rappresentato a "destra", ed il "male" a sinistra. Ci sarà pur qualcosa di vero, mica vogliamo "alzarci col piede sinistro", dobbiamo "partire col piede giusto", con buona pace dei mancini che usano "la mano del diavolo".
Oddio... nell'antichità c'era chi la pensava diversamente. Le statue egizie, e poi quelle greche (quasi sempre), hanno il piede sinistro avanzato rispetto al destro. Per gli Egizi, a sinistra c'è il cuore, simbolo della vita. Se la statua rappresentava un defunto, i piedi invece erano appaiati.


Però... altrove ho letto un'altra interpretazione. Facevano i templi con un numero dispari di gradini (5 o 7). Siccome, di solito, inizi a salire i gradini col sinistro, alla fine il primo piede che appoggiavano sul piano del tempio (non contato come scalino) era il piede destro, considerato puro !
Esempio con 5 scalini :  S - D - S - D - S - D sul piano del tempio.
Dubbio: un destrimane inizia a salire le scale col piede sinistro, o semplicemente col piede con cui si trova a salire ?
Quale interpretazione sarà quella vera ? Fate vobis...

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