Rosso e Nero

"Questa volta, come a farlo apposta, accadde un fatto che, del resto, si ripete abbastanza spesso nel gioco. Succede, per esempio, che la fortuna si attacchi al rosso e non lo lasci più per dieci o anche quindici volte di seguito. Avevo sentito dire due giorni prima, che il rosso, la settimana scorsa, era uscito ventidue volte consecutive; nemmeno alla roulette si ricordava un caso del genere, e se ne parlava con stupore. Tutti, si capisce, in questo caso abbandonano il rosso e, dopo la decima volta, per esempio, quasi nessuno osa più puntare su di esso. Ma neppure sul nero, opposto al rosso, punta più un bravo giocatore, perché il giocatore esperto sa che cosa significhi questo 'capriccio del caso'. Sembrerebbe, per esempio, che dopo la sedicesima volta che è uscito il rosso, il diciassettesimo colpo dovrebbe infallibilmente cadere sul nero. E sul nero si gettano, infatti, in folla, i novellini che raddoppiano, triplicano le puntate e... perdono in maniera spaventosa ! "

Una magistrale pagina da " Il Giocatore " di Dostoevskij, che illustra perfettamente la teoria delle probabilità, ed il fatto che la maggioranza dei "pivelli" si getti a capofitto sul colore che non esce per numerose volte di seguito. Come al lotto quelli che puntano sui numeri ritardatari.
La pallina non risente delle puntate precedenti... se dopo dieci rossi consecutivi, il gioco si fermasse improvvisamente, ed il Casinò chiudesse per un anno, alla riapertura, pensate che a quel tavolo sia più probabile che venga il nero ?
Non credo, e perchè ? Perchè le puntate precedenti non influenzano quelle successive (se la roulette è ben bilanciata, oliata etc.), e allora all'undicesimo lancio giocate come se fossero venuti cinque rossi e cinque neri, disordinatamente.
Lo so che è controintuitivo, ed è forte la tentazione, ma anche il sole non ruota attorno alla terra... oddio... a me è capitato a Venezia, e dopo otto rossi mi sono precipitato, come tanti, sul nero... è venuto rosso :)