Nosce te ipsum

'na parola… conosci te stesso, io SO chi sono, ma non lo voglio sapere.

Non ho voglia di guardarmi allo specchio, né di parlarmi. SO chi sono… lo so benissimo, e non ne vado fiero. Chi è senza peccato… sfido chiunque a scavare nel profondo, senza trovare un’ombra, un episodio, un’azione di cui vergognarsi.
Purtroppo dobbiamo convivere con noi stessi. Non abbiamo tempo, per pensare a noi, preferiamo chiudere gli occhi, soprassediamo, avanti il prossimo.
Sì… a volte ci siamo simpatici, non c’è malaccio, dai… siamo intelligenti, spigliati, riflessivi, profondi. Beh… parlo per me, ovviamente, non riesco ad immaginarmi come un deficiente, e sono circondato da cretini.
Freud ? Chissà se anche lui si è psicanalizzato. Forse si è fatto psicanalizzare da qualcun altro, perché non aveva il coraggio di guardarsi dentro. 
Nietsche: "E se tu guarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te", un altro che aveva qualche problemino… non ci voglio guardare, ma non ci penso proprio, soffro di vertigini, affacciati tu... "Ti che te tachet i tac..".
Fa tanto il gradasso, il caro Sigmund, trova il pelo nell’uovo in ciascuno di noi, e lui ? L’ho studiato a lungo, e condivido quasi tutto quello che ha detto, e ne ho tratto la consolante conclusione che nessuno è normale.
“Nosce te ipsum”… e dai… pensa per te, fatti i cazzi tuoi, mi accendo una sigaretta, e vado su Facebook.

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