Random ?



Purtroppo viviamo in un mondo imperfetto, un riflesso delle nostre idee astratte, delle esatte formule matematiche e non scorgiamo che le ombre, nella caverna di Platone.
Come non raggiungeremo mai lo zero assoluto, sebbene sappiamo dove sia esattamente: a -273,15 °C , così un numero casuale, veramente, assolutamente casuale, non sarà possibile elaborarlo.
L'attrito è ineliminabile, e le leggi sull'inerzia dei corpi, datanti addirittura a Galileo, sebbene magnifiche, valgono solo in astratto. E così non esiste il vuoto assoluto, e la piuma non potrà mai dimostrare di poter raggiungere, nella caduta, il piombo.
Il moto perpetuo rimarrà un miraggio, l'entropia non potrà che avere un'unica direzione: la freccia del tempo.
Tutto è approssimazione, fuzzy logic, compromesso, grigio, seppure fatto di mille sfumature. La luce abbagliante, quel raggio sottile, diritto come una lamina affilata che fende l'oscurità, vive solo nella mente dei matematici, dei fisici.
Eppure a volte esiste una consolazione, un paradosso. Pensiamo alla regina dei giochi d'azzardo, all'incarnazione della dea Tiche : la roulette ! Nessuna roulette di Montecarlo sarà mai così perfetta, così bilanciata, da permettere una vera sequenza di numeri casuali. I suoi piatti non raggiungeranno mai l'orizzontalità assoluta, gli ingranaggi oliati, bilanciati alla perfezione, il peso della pallina costante e questa, così come le tacche numeriche, non sarà di materiale incorruttibile nel tempo. La spinta sui bracci sarà soggetta ad involontarie "preferenze" muscolo-tendinee del croupier, così come il lancio della pallina.
Nessuno strumento creato dall'uomo è assolutamente casuale, perfino i computer possono solo riprodurre delle seqenze pseudo-casuali.
Il Paradosso ? Che sebbene nulla sia casuale, qualsiasi sequenza che io scriva su di un foglio, anche un milione di numeri 1 , tutti in fila, assurdamente, senza alcuno 0 ad interromperne l'asfissiante ed infinitamente improbabile ordine, può essere casuale !
Prendete i decimali di pi greco. "Si pensa" che siano casuali. Bene, qualsiasi sequenza di numeri voi scriviate, anche quella costituita da un milione di 1, se analizzate i decimali di pi greco, prima o poi la troverete !
Sarà un poi lungo quanto la notte dei tempi, ma alla fine anche quella sequenza apparirà.
Nessun numero è causale, eppure qualsiasi può essere casuale...

Ritornando a Galileo ed al principio d'inerzia un'altra considerazione. Nella formulazione di Newton risulta che :  " Se un corpo è fermo o si muove di moto rettilineo uniforme, vuol dire che non è soggetto a forze oppure che la risultante delle forze che agiscono su di esso è nulla. Viceversa, se la risultante delle forze applicate a un corpo è nulla, esso è fermo o si muove di moto rettilineo uniforme " .
Aristotele pensava che un corpo si muovesse finchè c'è una forza che agisce su di lui, da cui la necessità di un " primum movens ". Galileo/Newton dimostrano invece che un corpo in movimento continua a muoversi se nessuna forza (totale) agisce su di lui o se la somma globale delle forze agenti su di lui è 0, ma anche che nelle stesse condizioni se il corpo era in quiete rimane tale.
L'esistenza "corruttrice" dell'attrito impedisce ad un corpo di muoversi indefinitamente, ma la risultante delle forze agenti su di un corpo in realtà non potrà mai essere nulla. Pensate alla forza di gravitazione universale che agisce sempre e comunque, anche a distanze " infinite " e per masse anche " infinitesime ". C'è quindi sempre qualche forza agente, e quindi in realtà qualsiasi corpo è forzatamente in movimento !
Non può muoversi all'infinito ma non è mai fermo...

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