L'oracolo


L'ho comprato a Lignano tempo fa, in una libreria che ha solo libri a metà prezzo, dove mi piace andare a curiosare. E' uno dei libri più famosi di divulgazione scientifica, dove il grande Stephen Hawking, con prosa affascinante, si sforza di far accedere anche il profano ai misteri dell'astrofisica : Big Bang, buchi neri, singolarità etc. etc.
Sono già a 3/4, è scritto a caratteri grandi, non affatica la vista. Steso sul letto, in queste notti di caldo africano, con l'aria condizionata che mi accarezza leggera, la palpebra a poco a poco scende inesorabilmente, mentre nel dormiveglia formule e galassie iniziano a mescolarsi.
Riesco a seguirlo, anche se non afferro tutto quello che scrive, ma non sono i particolari, i dettagli che importano, è il senso di religioso mistero che avvolge il cosmo, che trapela da queste pagine.
Milioni di uomini hanno guardato il cielo in una notte stellata , e quell' antica meraviglia la ritrovo, intatta , in queste righe.
E' come ascoltare un vecchio oracolo: non tutto viene disvelato. Il lettore deve metterci del suo, e la fantasia, o l'immaginazione, possono farci seguire il saggio, che a poco a poco si addentra in un lungo tunnel, in fondo al quale si intravedono lampi di luce, e si odono rumori tremendi, come scontro di titani...

Lo scorrere del tempo


C'è un punto preciso della risacca dove i tuoi piedi, stando fermi, scavano a poco a poco una buca. Non troppo avanti nell'acqua, e nemmeno dove l'onda si assottiglia troppo.
Devi stare esattamente in quel punto, e quando l'onda si ritira senti i granelli di sabbia che scorrono velocissimi sotto i tuoi piedi.
Quello è l'equilibrio, la giusta via di mezzo, la sezione aurea del tempo, l'attimo che divide il prima dal dopo...